Punti qualificanti di tale organizzazione possono essere considerati:

• Ridefinizione articolata di regole e spazi idonei al funzionamento di un reparto autonomo per i ragazzi che fruiscono di un progetto trattamentale con proiezione all'esterno;
• Ampliamento delle occasioni di mantenimento e cura delle relazioni dei ragazzi con i loro familiari favorendo momenti di socializzazione interni (area verde) e occasioni di reinserimento nel sistema socio-familiare di provenienza per brevi, ma costanti periodi (permessi premio);
• Aumento di occasioni e di stimoli atti a favorire l’adozione, da parte dei ragazzi, di comportamenti positivi attraverso le opportunità premiali;
• Ampliamento e differenziazione dell'offerta formativa professionale;
• Creazione di una pluralità di attività scolastiche, sportive e socio-culturali che consentano di suddividere i ragazzi, sulla base dell'adesione alla proposta trattamentale, in piccoli gruppi centrati su di un fare positivo;
• Ampliamento dei percorsi trattamentali nella sezione femminile e loro adeguamento alla specificità culturale dell'utenza;
• Interventi di informazione sanitaria atti alla prevenzione delle malattie infettive;
• Articolazione di un progetto trattamentale indirizzato all’utenza con problemi di tossicodipendenza, in collaborazione con il Ser.T. ASL NA 1 distr. 45, con i servizi specialistici e con le comunità di recupero del territorio;
• Attivazione delle risorse socio sanitarie (unità operative di salute mentale, servizi di neuropsichiatria infantile, consultori familiari, unità operativa di psicologia clinica) per la gestione dei casi di giovani multiproblematici (caratteropatici, border line, con disturbi della personalità, etc.);
• Creazione di una “rete” di realtà operative esistenti nei quartieri di provenienza degli utenti (Secondigliano, Quartieri Spagnoli, Ponticelli, Barra, S.Giovanni) al fine di favorire il loro reinserimento nei contesti sani del territorio.