Istituto penale per minorenni di Nisida
L'aspetto Geologico
L'origine di NisidaL’isola di Nisida è un piccolo vulcano spento, situato di fronte al promontorio di Coroglio, che chiude a est l’arco dei campi Flegrei separandoli dall’altro gruppo geologico campano, il Somma-Vesuvio. Attualmente Nisida emerge dal mare solo per 1/6 della sua estensione originale ed ha una superficie di circa 30 ettari, una circonferenza di 2 Km e una altezza massimo di 109 m sul livello del mare.
Unico fra 30/40 vulcani flegrei, il cratere conserva la tipica forma a caldera.
In realtà, per tutti i vulcani flegrei di tufo giallo, si pensa ad una fase iniziale sottomarina, completatasi, poi, in ambiente subaereo, a causa del sollevamento di tutta la zona in questo periodo di formazione.
Inoltre, il fatto che Nisida si sia formata come cono eruttivo isolato e indipendente, è mo­tivato dall’inclinazione degli strati, evidente soprattutto nella Guglia di Ponente e nella Guglia di Levante, due grossi frammenti, separati dal resto dell’isola.
Invece lo scoglio di tufo giallo di Leimon appartiene al cratere di Coroglio, da cui è separato da appena 25 metri.
Tale distacco è stato prodotto dalle mareggiate, come è accaduto per le guglie. L’ossatura del vulcano è costituito da un ammasso di tufo trochitico giallo compatto, co­perto per 5/6 metri dal tufo grigio incoerente e dallo pozzolana di Agnano e di Astroni, di origine più recente (5500-4000 anni fa). L’apertura superiore del cratere ha un diametro di circa 500 m, mentre la base, attual­mente sommersa, si ritiene abbia un diametro di 1500 m. Le pareti dell’isola, soprattutto quella orientale, su cui sono visibili i segni inequivocabili dell’azione erosiva del mare e degli agenti atmosferici, testimoniano gli effetti del bradisismo caratterizzante tutta l’area flegrea.
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